Ripubblichiamo aggiornato questo articolo, per illustrare i principali cambiamenti nella SEO che ci aspettano nel 2023 e come possiamo affrontarli per posizionarsi primo su Google. Il web marketing è un mondo in continuo divenire. L’inizio dell’anno è il momento ideale per fare programmi e per analizzare le strategie di mercato e le novità in arrivo.
Abbiamo visto la potenza della comunicazione online: notizie più o meno (spesso molto molto meno) fondate, che alimentano opinioni e prese di posizione che hanno ripercussioni ben più grandi nella vita reale. Il nostro lavoro ci fornisce i mezzi e gli strumenti per aumentare la visibilità dei brand online e posizionare i loro siti nelle prime posizioni di Google, per raggiungere nuovi potenziali clienti. È tempo dunque di chiederci: quali novità ci aspettano per la SEO nel 2023? Cosa vuole Google per premiare un sito e posizionarlo in prima pagina?
Se vuoi essere primo su Google ricordati di chi legge
La tendenza è sempre la stessa. Google ce lo ha già detto in precedenza, con gli aggiornamenti degli algoritmi dei mesi passati e lo ha ribadito anche in occasione dei recenti aggiornamenti di Settembre e Dicembre 2022.
La Page Quality, ovvero la qualità di una pagina che appare nei risultati di ricerca di Google, è determinata da diversi fattori, come abbiamo visto nel nostro articolo sul posizionamento Google.
L’elemento che, però, raggruppa e guida tutti i diversi aspetti di valutazione di un sito è l’esperienza utente (puoi approfondirne il significato nel nostro articolo sulla User Experience).
Tutti gli sforzi di Google sono rivolti a fornire alle persone che navigano la miglior esperienza possibile. Lo scopo è quello di riportare le informazioni più utili, più chiare e più complete a chi fa una ricerca su Google. Posizionarsi primi su Google, perciò, richiede sempre più attenzione. È per questo che abbiamo scelto come immagine principale di questo articolo una penna stilografica.
Nel 2023, per strutturare un sito e sperare di apparire primo su Google per una determinata keyword, bisogna ricordarsi che non stiamo scrivendo per un motore di ricerca, ma per le persone. Il sito non deve solo piacere a Google, ma anche a chi lo andrà a leggere. Un po’ come riprendere carta e penna e mettersi a scrivere un bel libro. Come sperare di avere successo? Semplice, scrivendo qualcosa che piaccia alla gente e che spinga i lettori ad acquistarlo e a consigliarlo ad amici e parenti.
Cosa possono fare i SEO per posizionarsi primo su Google?
L’articolo a cui rimandano i vari tweet che comunicano gli aggiornamenti è sempre lo stesso: “what webmasters should know“. Leggerlo attentamente potrà darci alcune diritte da seguire per migliorare la struttura e i contenuti dei nostri siti web.
Basti pensare che Google non si serve solo dei suoi algoritmi e dell’intelligenza artificiale. Per stabilire se un sito è davvero meritevole di stare in prima pagina, Google si affida a persone in carne ed ossa, i valutatori della qualità della ricerca. A questi il colosso californiano fornisce delle linee guida dettagliate per imparare a riconoscere e segnalare come debba essere strutturata una SERP (ovvero una pagina dei risultati di ricerca) che risponda davvero alle intenzioni dell’utente.
Per favorire il posizionamento di un sito su Google, è necessario focalizzarsi sull’ottimizzazione basata sull’utente. Il messaggio è chiaro, ma cosa significa esattamente? Possiamo stilare una lista degli aspetti che maggiormente andranno ad impattare sulla SEO del 2023.
Se hai già un sito, e vuoi un’analisi gratuita dei tuoi posizionamenti e di come potremmo crescere insieme, non esitare a contattarci.
Focus on content
Lo dice Google, chiaramente: “Focus on content“. Contenuti di alta qualità, capaci di rispondere in maniera chiara, lineare e precisa alle domande di un utente. Ma, soprattutto, scritti da autori che sappiano esattamente quello di cui stanno parlando.
Basta, quindi, pensare in ottica di parole chiave secche e di visualizzazioni di pagina. In fondo, cambia Google ma cambia anche il modo degli utenti di cercare su Google. Il 2023 vedrà un’impennata delle ricerche vocali rispetto alle tradizionali. Cambieranno i volumi di ricerca: con la ricerca vocale le query diventano molto più complesse, a fronte di domande più precise.
Esempio: cerco un ristorante a Roma. Se digito su Google, la parola chiave più probabile sarà “ristorante Roma“, ma non è certo così che mi rivolgerei all’assistente vocale. “Hey Google, cercami un ristorante a Roma“, “Hey Google, qual è il ristorante più vicino?” etc. Le possibilità diventano infinite. Ogni giorno verranno così elencate nuove parole chiave, formate da long tail che corrispondono a domande ben precise degli utenti.
Prima di riempire un sito di contenuti bisognerà prevedere un’analisi di chi saranno i lettori delle pagine che pubblichiamo e da cosa possono essere interessati. Solo così potremo sperare di posizionare il sito primo su Google!
Google suggerisce una lista di ben 20 domande che possono aiutare gli autori e gli editori a preparare pagine di buona qualità. Questo questionario è suddiviso in 4 sezioni:
- Contenuto e domande sulla qualità;
- Domande sulla competenza;
- Quesiti di presentazione e produzione;
- Domande comparative.
Il contenuto è davvero utile? Ci sono informazioni sull’autore e sulle sue competenze? Il sito è ottimizzato e ben strutturato in modo da rendere ben leggibili i contenuti su qualsiasi dispositivo? Si tratta di contenuti originali, non copiati, che potrebbero facilmente essere condivisi e suggeriti agli amici? Che valore aggiunto ha quella pagina rispetto alle altre in SERP?
Queste sono alcune delle domande che troviamo nel questionario, e che stanno portando a una nuova rivoluzione della scrittura per il web.
Andando ancora più ad approfondire la questione contenuti, Google ci indica un particolare elemento di valutazione: il parametro E.A.T. che viene ampiamente spiegato nelle linee guida consegnate ai valutatori della qualità della ricerca.
Google E.A.T. e SEO: aumenta la tua autorevolezza
No, Google non ci invita a diventare esperti di cucina. La sigla E.A.T. sta per “Expertise, Authoritativeness, and Trustworthiness” ovvero “competenza, autorevolezza e affidabilità“. Si tratta di parametri che saranno tenuti in grande considerazione per la valutazione di un sito da posizionare primo su Google.
Significa, in sostanza, che le aziende che potranno dimostrare la loro autorevolezza, la loro reputazione generale e quella di chi scrive contenuti per il loro sito, avranno un punteggio di Page Quality molto maggiore.
Ecco che torna il concetto che abbiamo voluto introdurre con la penna stilografica dell’immagine principale. “L’offline sta arrivando online” dice Jason Barnard, proprietario di Kalicube.pro.
Recensioni, menzioni, premi, certificazioni, credenziali dell’autore dei contenuti (che possono essere aggiunte a ogni articolo mediante markup dei dati strutturati) e tutto quello che può aiutare a capire che quel sito merita veramente il primo posto su Google sarà utile ai fini del punteggio E.A.T.
Anche la presenza di problemi tecnici ed eventuali falle nella sicurezza di un sito possono penalizzare un sito a livello di E.A.T. I siti non aggiornati, infatti, hanno più possibilità di riportare contenuti non veritieri o di essere hackerati, e verranno considerati con un’autorevolezza inferiore da parte di Google.
Aspetti tecnici della SEO nel 2023
Sappiamo benissimo quanto sia importante avere un sito ben strutturato, veloce, facile da caricare sia sui dispositivi desktop che da mobile. Tutti questi aspetti tecnici sono la base per permettere a un sito di essere letto e compreso dagli spider di Google.
Gli algoritmi che automaticamente analizzano i siti, infatti, per quanto intelligenti e in continuo sviluppo, non riescono ancora a leggere e comprendere alla perfezione il contenuto di un sito. Inoltre, avere un sito con contenuti di ottimo livello, ma lento da caricare o graficamente difficile da leggere, spingerà gli utenti ad abbandonarlo per cercare altro.
Il lavoro di squadra, quando si parla di posizionamento su Google, è fondamentale. Web Designer, Copywriters, SEO specialist sono tutte figure che devono cooperare per un risultato finale comune, portare quel sito primo su Google.